DIZIONARIO DEL MOBILE ANTICO

DIZIONARIO DEL MOBILE ANTICO

Angoliera veneziana laccata e dipinta a mano, con ante a specchio

Angoliera veneziana laccata e dipinta a mano, con ante a specchio – GUARDA MEGLIO QUI

Acanto

La foglia dell’albero di acanto, usata fin dall’antichità come motivo decorativo. L’acanto è una pianta mediterranea dalle foglie molto frastagliate. La si trova tipicamente come ornamento negli arredi in stile Neoclassico.
L’acanto come ornamento

Alzata

La parte superiore di un mobile a due corpi, come il trumeau e la credenza, che presentano generalmente delle ante pannellate o a specchio e una cornice variamente decorata.
Definizione di “alzata”

Ammantatura

E’ un procedimento utilizzato per preparare la superficie di un mobile da dipingere, da laccare o da dorate. Si effettua stendendo sul legno sottili strati di gesso di Bologna mescolato a colla di coniglio, sino a formare una superficie liscia e compatta, spessa alcuni millimetri. Sul piano ocsì preparato, è possibile in seguito dipingere a tempera o applicare la doratura a foglia.
Le tecniche del restauro

Angoliera

Mobile di forma angolare, destinato ad essere collocato in un angolo. Può avere diverse forme e dimensioni: con sportelli in vetro o il legno, con cassetti, con ripiani; a volte si abbinano due esemplari identici con le rispettive poltroncine. Questa tipologia di mobile ebbe vasta diffusione in Francia durante il Settecento, dove serviva per creare ambienti graziosi e accoglienti secondo il gusto del tempo.

Anta

Sportello di mobili a battente, come armadi e credenze. Viene decorata solitamente con intarsi, intagli, disegni dipinti; nelle librerie e cristalliere è fatta in vetro.

Arabesco

Tipo di decorazione basata su intrecci di forme geometriche o vegetali, è uno stile ornamentale di derivazione moresca, che veniva usato nei paesi islamici per decorare moschee, palazzi e cupole; è largamente diffuso nella decorazione di mobili e oggetti e viene apprezzato per la capacità dei motivi geometrici e sinuosi di trasmettere un senso di pace e armonia, e la possibilità di creare piacevoli effetti cromatici.
Arabesco – Enciclopedia dell’arte medievale

Cassapanca orientale con arabeschi intarsiati in osso

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Arazzo

Tessuto lavorato a mano con una tecnica che rende invisibili i fili dell’ordito; raffigura solitamente grandi scene d’insime e viene appeso alle pareti come ornamento.
La storia dell’arazzo

Armadio antico

Un armadio antico è un oggetto d’arredo pregiato, in grado di donare un tocco caratteristico ad una stanza, e al contempo si presta ad un utilizzo pratico. Si trovano più facilmente gli armadi risalenti all’Ottocento, provenienti da Italia, Francia, Inghilterra. Gli armadi differiscono sia per gli stili che per il tipo di legno utilizzato, comunemente di noce, rovere o ciliegio.

Art Déco (mobili in stile)

Uno stile ecclettico e innovativo, che assorbe diverse influenze, come il Neoclassico, il Luigi XVI e il Cubismo, e le mescola per riproporle in modo innovativo. L’Art Déco prende ispirazione dall’Art Nouveau, e la rinnova sviluppando linee più meccaniche e cosrtuttive.
Tratti caratterizzanti dell’Art Dèco sono le linee geometriche, spesse e grassettate; le decorazioni astratte si rifanno a forme geometriche semplici, linee rette o curve, e si ritrovano su ogni complemento in stile: la carta da parati, la tappezzeria, i rivestimenti di divani e poltrone, le tende, i cuscini. Sono tipiche dell’Art Dècò alcune fantasie floreali e stilizzate, con vasi di fiori e grandi ceste. Si fa ampio uso inoltre di elementi etnici e animalier, riferiti primariamente dalla cultura egizia.
Storia e caratteristiche dell’Art Déco
Come arredare in stile Art Déco

Art Nouveau (mobili in stile)

L’Art Nouveau o stile Liberty fu un nuovo movimento artistico fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento di portata internazionale. Nato inizialmente in Belgio, si diffuse rapidamente in tutta Europa diventando lo stile della nuova borghesia industriale.
Gli arredi in stile Art Nouveau si ispirano alla natura e alle forme vegetali, hanno forme lineari e asimmetriche, decorazioni eleganti. Lo stile è fortemente ornamentale, i mobili sono lavorati ad intarsio con legni di vari colori, decorazioni floreali e scene figurate di gusto simbolista.
Storia e caratteristiche dell’Art Nouveau

Libreria francese in bois de rose, decorata con bronzi degli anni '20

Libreria francese in bois de rose, decorata con bronzi degli anni ’20 – GUARDA MEGLIO QUI

Baccello

Motivo ornamentale costituito da elementi ovali che ricordano la forma di un baccello; lo si usa nella decorazione di cornici o fasce dei mobili, intagliati nel legno in altorilievo.

Balaustro

Piccola colonna circolare dal profilo curvilineo, più larga alla base. La si usa come sostegno di un corrimano, o per le gambe di tavoli, sedie e letti, in particolare caratterizzava gli arredi in stile Luigi XIII e si è diffusa largamente dopo l’introduzione della lavorazione al tornio.

Baldacchino

Sovrastruttura in legno intagliato che andava posizionata al di sopra del letto, poteva essere sorretta da pilastri montanti a terra oppure fissata al soffitto. Aveva lo scopo di proteggere e nascondere il letto ed era ornata di stoffe e drappi pregiati, come seta o broccato, spesso provenienti dal Medio Oriente. Il letto a baldacchino si trovava solitamente nelle dimore signorili come simbolo di prestigio; era molto diffuso nel periodo Impero con strutture monumentali, ma esemplari dalle dimensioni più ridotte veniano utilizzati fino all’Ottocento.
Letti a baldacchino: la storia fino ad oggi

Bambocci

Una peculiare decorazione di mobili, in cui si trovano figure umane sia intere che a mezzo busto scolpite a tutto tondo. Il motivo si trova sia come decorazione del mobile, sia come pomelli o maniglie dei cassetti. I mobili “a bambocci” erano particolarmente diffusi nella produzione genovese del Cinquecento e Seicento.

Bergère

Poltroncina bassa dalle linee eleganti e signorili, caratterizzato dallo schienale arrotondato e dalle imbottiture sul sedile, sullo schienale e sui braccioli.

Coppia di comodini francesi in stile Art Déco

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Biedermeier (mobili in stile)

Lo stile Biedermeier si afferma in Germania nei primi decenni dell’Ottocento. La crescita della media borghesia incentiva la progettazione dei mobili secondo criteri di comfort, praticità e convenineza, perciò gli arredi abbandonano le forme auliche e neoclassiche. L’arredameno in stile Biedermeier è in legno chiaro, liscio ed economico, con linee semplici e funzionali.
Origine della corrente Biedermeier

Bois de rose

Legno di rosa, essenza molto pregiata che profuma anche molti anni dopo la lavorazione. Viene molto utilizzato nei mobili e in piccoli oggetti di falegnameria, per la realizzazione di impiallacciature, intarsi e filetti.
Bois de rose – Enciclopedia del legno

Borchie

Piccoli elementi in metallo o legno, usati nel mobilio per coprire i chiodi in vista, o a scopo ornamentale. Sono oggetti dalla forma rotonda e convessa, e possono essere lisci o decorati.

Poltrona francese con gambe a capriolo

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Bordo a piuma / a spina di pesce

Bordo realizzato con un’impiallacciatura, in cui le venature del legno sono disposte diagonalmente e richiamano la forma delle lische di pesce.

Brunitura

Il processo di brunitura si esegue dopo l’applicazione della foglia d’oro su un mobile o un oggetto, per rendere la doratura più lucente. Si effettura con il brunitoio, un particolare strumento con un manico simile al pennello e una pietra d’agata all’estremità, con la quale sfregare ripetutamente la superficie dorata fino a renderla brillante. Si usa l’agata perchè molto liscia, e perchè la sua particolare composizione permette di ottenere un effetto molto luminoso.
Le tecniche del restauro

Cabinet

Tipologia di mobile francese che serviva a custodire e conservare gioielli e piccoli oggetti preziosi. Originariamente era costituido da un parallelepipedo portatile con due sportelli che celavano una serie di cassettini, i quali incorniciavano un’ulteriore antina centrale. Nel Cinquecento il cabinet assunse una forma più complessa e si arricchì di un piano inferiore con cassettoni e sostegni scolpiti, mentre il corpo superiore veniva lavorato con intagli, intarsi, lacche e dorature.

Cabochon

Indica un tipo di decorazione con elementi ovali o sferici in rilievo; può trattarsi talvolta di inserti in pietra dura.

Cabriole / gamba a capriolo

Un tipo di gamba per sedie e tavoli, la cui forma ricoda quella della zampa anteriore del capriolo. La gamba è una linea sinuosa formata da una curva superiore convessa e una curva inferiore concava; era particolarmente diffusa nel Settecento con scopo ornamentale.

Cartiglio

Soggetto ornamentale molto utilizzato nella decorazione dei mobili, ma anche in pittura e in scultura. Raffigura una carta arrotolata o una targa a forma di pergamena, con i lembi arrotolati a voluta, e solitamente riporta un’iscrizione, che può essere la firma dell’autore, la data, un monogramma oppure contiene uno stemma.

Cassapanca

La cassapanca è il più antico dei mobili per la casa, inizialmente era una semplice cassa di legno massiccio con il coperchio piatto e apribile, ed aveva svariati impieghi nella vita domestica: serviva come contenitore per gli oggetti di valore, come valigia durante gli spostamenti, si usava all’occorrenza come sedia, come tavolo, comodino, e persino come letto. Nel Medioevo aveva anche l’importante funzione di contenere il corredo della sposa, perciò ogni donna ne aveva una e la tramandava alla figlia. Ancora oggi la cassapanca è largamente diffusa e la si trova come arredo nelle case moderne.
Come arredare casa con mobili antichi e moderni insieme

Paravento francese laccato e dipinto a cineseria

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Cassettone

Mobile a cassetti dalla forma rettangolare. Nasce nel Cinquecento come evoluzione del cassone tradizionale, al quale furono aggiunti due o tre cassetti nella parte bassa; il suo equivalente francese è la commode. Nel periodo barocco i cassettoni divennero molto elaborati nelle decorazioni e venivano collocati nelle sale di rappresentanza, come parte dell’arredamento. I cassettoni del periodo rococò sono caratterizzati da curve morbide e sinuose, e si arricchiscono di intarsi e decorazioni floreali. Tornano alla sobrietà nel periodo neoclassico; successivamente all’epoca di Napoleone si assottigliano e si ornano di applicazioni in bronzo. I legni più pregiati sono in legno di noce, mogano, ciliegio.
Stora del cassone

Cesellatura

Lavorazione del metallo in rilievo, con sbalzi e incisioni. Si utilizzava per decorare oggetti e inserti metallici in argento, rame, ottone.

Chiodi alla traditora

Chiodi inseriti di traverso, in una posizione non visibile. Sono solitamente più lunghi dello spessore delle due parti del mobile da unire, quindi vengono battuti anche sul retro.

Cineseria / chinoiserie

Stile decorativo che imita i motivi esotici derivanti dalla tradizione cinese, e li applica agli arredi europei. Le chinoiserie erano molto in voga nel Seicento e nel Settecento, e si usavano soprattutto per abbellire i cassettoni veneziani.
La chinoiserie

Comò antico

Il comò, in origine commode, è un mobile di legno basso e largo, simile nella forma ad un armadio. È comparso per la prima volta in Francia alla fine del XVII secolo ed era progettato per contenere la biancheria della casa. É composto da un piano di superficie solitamente di marmo e da ante o larghi cassetti nella parte inferiore; spesso veniva sormontato da un grande specchio con cornice. Inizialmente veniva collocato nei corridoi di congiunzione tra le diverse camere, in seguito divenne parte dell’arredo della camera da letto, abbinato ai comodini.

Comodino antico

I comodini antichi sono sempre stati pezzi d’antiquariato di indubbio interesse ed eleganza, in grado di dare alla camera un’aria romantica e raffinata. In origine erano di grosse dimensioni per contenere la biancheria per la casa, e venivano collocati nei corridoi; solo durante il Rinascimento vennero spostati nelle stanze da letto per una maggiore discrezione e fungevano anche da elementi decorativi. Nell’epoca di Luigi XVI diminuirono di dimensione e assunsero via via la forma attuale, con un piano d’appoggio e due o tre cassettini, per tenere a portata di mano gli oggetti di cui si necessita quando si è a letto. Nell’Ottocento i cassetti diminuirono e furono sostituiti da un’anta che chiude il vano portaoggetti.

Credenza veneziana a due ante. laccata e dipinta a mano

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Console antica

Complemento d’arredo tipicamente francese, con uno scopo più ornamentale che funzionale. La console è costituita da un tavolino con due sole gambe, che va fissato alla parete, e si usa principalmente per esporre i soprammobili. Solitamente si completa con una specchiera appesa al di sopra del piano di appoggio.

Cornucopia

Motivo decorativo derivante dalla tradizione classica, raffigura un corno – generalmente spiraliforme – colmo di frutta, foglie, fiori, che simboleggia l’abbondanza e la fertilità. Nell’arte manifatturiera lo so ritrova soprattutto nei divani e letti “alla greca” tipici degli stili Regency e Direttorio americano.
Origini e caratteristiche della cornucopia

Cromatura

Tecnica per rivestire gli oggetti metallici con un sottile strato di cromo, un metallo color argento: in questo modo diventano più lucidi e resistenti alla corrosione, La tecnica fu introdotta negli anni ’20 del Novecento e veniva usata principalmente per gli arredi in tubolare d’acciaio.
Come cromare i metalli – guida

Credenza antica

Mobile dalla forma di un armadio basso e largo chiuso da ante e spesso sormontato da una serie di cassetti. Ha origini italiane ed è in uso dal Quattrocento. La credenza ha una funzione sia pratica che estetica, infatti si può usare per riporre gli alimenti o i servizi da tavola, ma anche per mettere in mostra gli oggetti di valore o per conservare i servizi più pregiati.
Le credenze antiche vengono valutate in base all’epoca di appartenenza, alla qualità del legno impiegato e alla tecnica di lavorazione; di fondamentale importanza è l’integrità.

Cristalliera

Credenza o armadio a più ripiani, con gli sportelli in vetro. Contiene solitamente porcellane, ceramiche, argenteria e cristalli.

Damascatura

Tecnica di decorazione con la quale vengono inseriti dei piccoli inserti in oro o argento all’interno di un disegno inciso o intagliato.
Modo di effettuare la damascatura

Decapaggio

Processo tecnico con cui si elimina da un mobile lo strato di vernice, di smalto, di patina formatasi nel tempo; si scopre il legno riportando il mobile allo stato naturale.
Come decapare il legno fai da te

Dentellatura

Motivo ornamentale utilizzato nelle cornici dei mobili a struttura architettonica come armadi, stipi e cassettoni, o nella fascia del ripiano dei tavoli. Il motivo è ripetitivo e continuo, solitamente composto da piccoli cerchi o quadratini.

Direttorio (mobili in stile)

Stile che si sviluppa in Francia sul finire del Settecento, sotto il regno di Luigi XVI. I mobili in stile Direttorio sono pregiati e rari, di solito molto quotati sul mercato. Si distinguono per le forme semplici e raffinate, i legni chiari, le applicazioni in metallo. I motivi decorativi sono eleganti e richiamano l’antichità: sfingi, palme, anfore, cigni, motivi geometrici.
Come riconoscere un mobile antico in stile Direttorio

Grande psiche italiana dorata

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Doratura

Tecnica usata sin dall’antichità per rivestire d’oro oggetti in materiali meno pregiati, allo scopo di aumentarne il valore e renderli più durevoli nel tempo. Viene ampiamente usata su oggetti di metallo, ma anche su marmo e mobili in legno. Esistono diversi procedimenti per ottenere la doratura; i più antichi sono la doratura a guazzo e la doratura a missione, sviluppatisi nel Medioevo e nel Rinascimento.
Breve storia della doratura
La doratura a missione e a guazzo

Dormeuse

Particolare divanetto privo di schienale e con le spalliere imbottite di altezze diverse, si può descrivere anche come una poltrona a sdraio con schinale rialzato. Chiamata anche méridienne, era molto in voga nel Settecento e si isava come letto da giorno.

Ebanisteria

L’arte della lavorazione dell’ebano, o più comunemente di legni pregiati. Si distingue dalla falegnameria perchè comprende anche il lavoro di rifinitura del mobile e la sua decorazione con intagli, intarsi e impiallacciature.
I grandi mobilieri del Settecento

Ecclettico

Designa la tendenza ad ispirarsi a diverse fonti culturali, artistiche, filosofiche, e mescolarle liberamente senza seguire un filo conduttore, scegliendo gli elementi in base al proprio gusto per ottenere un risultato armonioso e originale.
L’eclettismo nell’arte

En gondole

Modello di poltrona con schienale a forma di ferro di cavallo, profondo e avvolgente, la cui curvatura prosegue nei braccioli.

Festone

Motivo ornamentale usato sia nell’ebanisteria che in pittura, scultura e architettura. È costituito da un fascio di fiori, foglie, frutti intrecciati tra loro e uniti da nastri o cordini; nell’insieme assume la forma di una ghirlanda o di un cordone. La decorazione appare come fregio unito ad altri elementi, ma talvolta compare anche isolato. Il festone affonda le origini nell’arte classica ma fu ripreso e molto utilizzato in epoca rinascimentale, barocca e neoclassica.

Filettatura

La tecnica decorativa utilizzata per inserire una listarella di legno o di metallo sulla fascia del mobile dal fondo di un colore contrastante. I mobili in stile Luigi XVI in francia, e qulli in stile Recency in Inghilterra presentano spesso delle filettature in ottone.

Finitura

Termine ebanistico che racchiude i trattamenti finali di un mobile: levigatura, lucidatura e tintura.

Foglia d’oro

Una delle più complesse tecniche di doratura e viene effettuata a mano solo da artigiani molto esperti. Consiste nel rivestire un mobile o un oggetto con uno strato di sottilissime lamine dorate: dapprima si sottopone l’oggetto al processo di ammanitura e alla stesura del bolo, successivamente si prepara una soluzione di colla di coniglio e alcool etilico su cui adagiare le sottili foglie d’oro. Le foglie sono estremamente fragili e non vanno mai maneggiate con le mani, perchè rischiano di frantumarsi: per questo vengono catturate con il pennello di vaio per elettricità statica e posizionate accuratamente sulla superficie da rivestire. Dopo un giorno d’asciugatura, si pulisce il piano con un batuffolo di cotone per rimuovere gli eccessi, e dopo un altro giorno si passa alla brunitura con pietre d’agata.
Breve storia della doratura

Fregio

Composizione ornamentale che si sviluppa in orizzontale, può essere scolpita, intagliata, intarsiata o dipinta.

Tavolino intaliano piacevolmente intagliato con decori in doratura

Tavolino intaliano piacevolmente intagliato con decori in doratura – GUARDA ALTRE FOTO

Fumigazione

E’ un procedimento utile per eliminare funghi e insetti dannosi. Prevede di chiudere l’oggetto o il mobile in un contenitore o una stanza ben chiusa, dove si diffonde una notevole quantità di insetticida o funghicida. Il prodotto chimico viene sciolto con una fonte di calore, diviene vapore e resta nell’aria impregnando l’oggetto; il procedimento deve durare almeno sei ore.
Eliminare i tarli del legno con la fumigazione

Graticcio

Intreccio di legni leggeri comme canne o vimini, utilizzata per motivi ornamentali nei mobili barocchi francesi e italiani. Questa struttura trova una funzionalità negli schienali e nei braccioli di sedie e poltrone.

Grisaille

Tecnica decorativa simile al monocromato, nei mobili si applica con sfumature di grigio, color pietra, bianco marmo.
Grisaille nell’arte

Goffratura / sbalzatura

Decorazione su metallo che si realizza martellando la superficie dalla parte rovescia, in modo da ottenere un disegno in rilievo sulla parte frontale.

Gommalacca

Resina naturale utilizzata come rivestimento per i mobili e piccoli oggetti in legno come cornici, scatole, violini. E’ prodotta da un insetto asiatico e rende la superficie su cui è applicata più durevole e resistente.
Storia, origine de usi della gommalacca

Impiallacciatura

E’ un foglio di legno molto sottile, che veniva applicato sulle superfici a vista dei mobili dell’Ottocento a scopo decorativo. Lo strato di legno viene ricavato da essenze pregiate: noce, mogano, palissandro, ciliegio, rovere. Lo spessore è inferiore a un millimetro e si usa per rivestire complementi in legni meno nobili.
L’impiallacciatura del legno

Incastro

Metodo usato nella falegnameria per unire due o più assi di legno senza impiegare chiodi o colle: i bordi del legno venivano tagliati secondo un sistema di sporgenze e rientranze che combaciassero perfettamente una volta congiunti. Gli incastri si differenziano a seconda dei tipi di unione: diritto, a mezzo e mezzo, a coda di rondine, a lingua, a forcella.
Gli incastri nella costruzione del mobile

Incastro a coda di rondine

E’ un tipo di incastro utilizzato per unire due assi ad angolo retto, e lo si ritrova generalmente nei cassetti, ma anche in sedie e tavoli. Una delle due assi è tagliata a forma di dente trapezoidale all’estremità, l’altra asse presenta una sporgenza della stessa forma e si congiunge alla prima per incastro.
Come realizzare l’incastro a coda di rondine

Incastro a forcella

Particolare tipo di incastro in cui l’asse viene intagliata a forma di U nel punto di congiunzione.
La tecnica dell’incastro a forcella

Intaglio

Uno dei procedimenti ornamentali più usati nelle arti applicate, si realizza asportando parte del materiale dell’oggetto con appositi strumenti e seguendo un disegno prestabilito, per far emergere il motivo decorativo. L’intaglio può essere a incavo, a rilievo (si definisce basso, medio o alto a seconda della sporgenza), o a traforo se buca il materiale da parte a parte.
Intaglio del legno, tecnica e attrezzature

Ribalta italiana intarsiata con motivi floreali

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Intarsio / tarsia

Decorazione di un mobile con disegni composti da legni diversi, accostati in modo da far risaltare i giochi di venature e le varietà cromatiche. Questa lavorazione ebanistica si sviluppò soprattutto nel Seicento in Italia e in Francia, e si diffuse in tutta l’Europa.
Le tecniche dell’intarsio

Intarsio Boulle

E’ una tecnica di intarsio particolare introdotta dal rinomato ebanista di luigi XIV, André-Charles Boulle, che rinnovò il mobile seicentesco arricchendolo di elementi barocchi.
La tecnica di intarsio Boulle prevede di utilizzare due lamine identiche, una di ottone e l’altra di tartaruga o ebano;una delle lamine costituisce il fondo del disegno e l’altra viene traforata a piacimento per ottenere il motivo ornamentale. Quando il pannello più pregiato funge da sfondo si chiama “parte”, quando fa da disegno si definisce “controparte”. Questa originale lavorazione rendeva il mobile più sontuoso e fu largamente utilizzata fino alla seconda metà dell’Ottocento, cioè fino agli anni di Napoleone III.
André-Charles Boulle
Le tecniche dell’intarsio

Intarsio alla Certosina

Un particolare tipo di intarsio praticato dai frati certosini sin dal Trecento, con il quale si realizzano disegni geometrici combinando tra loro dei piccoli tasselli in legno, in osso, in madreperla o avorio, tagliati secondo motivi poligonali. Tali intarsi venivano applicati su supporti in noce e contenevano essenze pregiate come l’ebano, il bosso e il tasso. L’intarsio alla Certosina era molto in voga nel Rinascimento e veniva usato per decorare piccoli scrigni e cassettine, o per impreziosire gli arredi sacri.
La tarsia alla Certosina

Intarsio a incastro

La tecnica dell’intarsio a incastro nacque in Germania, e consisteva nel sovrapporre dei fogli di placcatura e ritagliarli con una lama affilata seguendo un disegno. Si ottenevano così delle figure perfettamente identiche che venivano poi ricomposte sulla superficie del mobile, incastrando i positivi con i negativi e alternando i colori e le venature per ottenere un effetto di contrasto.
Tecnica dell’intarsio a incastro

Intarsio a toppo

L’intarsio a toppo, detto anche a blocco, fu inventato nel Cinquecento come tecnica più semplice e veloce di eseguire gli intarsi. Consisteva nell’incollare insieme varie bacchette di legno, in modo che l’estremità riporti il disegno che si vuole ottenere con precisione. Il blocco di legno veniva poi affettato in sottili lamelle e si ottenevano così tanti disegni identici tra loro; a quel punto bastava incollarli sulla superficie dell’oggetto da decorare.
Grazie a questa tecnica, il lavoro dell’intarsio divenne molto più rapido e preciso, consentendo raffigurazioni più complesse: vedute di città, paesaggi caratteristici, scene di vita quotidiana.
Tecnica dell’intarsio Certosino a Toppo

Intarsio geometrico

La tecnica dell’intarsio geometrico si sviluppò in Toscana già nel Medioevo. Le composizioni di forme geometriche erano composte da tanti piccoli pezzi di legno tagliati uno ad uno secondo la stessa forma; era un lavoro di grande pazienza e precisione. I pezzi di placcatura tagliati a scalpello venivano accostati sullo stesso piano, senza ricorrere all’inserimento in nicchie precedentemente intagliate. Si trovano intarsi geometrici nelle opere rinascimentali, spesso con decorazioni a motivi quadrati, rettangolari, a stella… I tasselli di legno venivano talvolta tinti con la bollitura o con olii colorati, e dal Seicento si creavano delle ombreggiature con acidi e con il fuoco.
Come realizzare un intarsio geometrico con il piallaccio per decorare un mobile

Impero (mobili in stile)

Lo stile Impero si afferma in Francia con l’avvento dell’Impero Napoleonico. Gli arredi sono imponenti e maestosi, realizzati in legni scuri (mogano, palissandro) e ricchi di ornamenti dorati come sfingi e leoni alati; lo stile mira a richiamare la grandezza dell’antichità greca e romana e la ricchezza della decorazione egizia.
Come riconoscere un mobile d’antiquariato in stile Impero

Trumeau veneziano in legno laccato e dipinto

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Laccatura

E’ una finitura che si ottiene applicando diversi strati di lacca sulla superficie del mobile, per renderlo lucente e resistente nel tempo. La lacca è una vernice ricavata dalla resina di una pianta asiatica ed è largaamente impiegata nella finitura degli arredi, soprattutto se dipinti o decorati a mano, per preservarne i colori vividi.

Laminato

Finitura del mobile che consiste nell’affiancare le impiallacciature una accanto all’altra – o incollarle – in modo che le venature risultino parallele.

Lastronatura

Procedimento con il quale si riveste un mobile con uno strato di legno pregiato, chiamato lastrone, a scopo decorativo. La tecnica si diffuse nel Cinquecento, le prime lastronature avevano uno spessore di circa mezzo centimetro, che si andò a ridurre con l’introduzione di nuovi strumenti per il taglio del legno; tuttavia lo strato non è mai più sottile di un millimetro (altrimenti si definisce “impiallacciatura”).

Lavorazione a massello

Il massello è la parte più interna e dura del tronco di un albero. La lavorazione a massello è quella effettuata sul blocco di legno, che risulta molto più compatto rispetto all’asse ricavata dal taglio del tronco.

Lesena

Elemento strutturale e decorativo del mobile, si solito a forma di semipilastro o semiocolonna con la base a capitello. La si trova tipicamente negli arredi in stile Rinascimentale e Neoclassico.

Letto a barca

Tipo di letto diffuso in Francia durante gli anni dello stile Impero. Aveva una forma particolare che ricorda quella di una barca: le spalliere ricurve verso l’esterno, una delle fiancate lunghe foggiata a mezzaluna (ma la si trova anche dritta); l’altro lato lungo veniva appoggiato alla parete. Questo tipo di letto veniva spesso sollocato in un’alcova e sormontato da un baldacchino.

Libreria antica

La libreria è un elemento d’arredo estremamente funzionale, in grado di arricchire esteticamente una stanza trovando anche un utilizzo pratico. Dalle librerie più antiche in legno pregiato a quelle dell’epoca moderna, che coprano tutta la parete o siano di piccole dimensioni, le librerie antiche possono facilmente adattarsi ad ogni tipo di ambiente e dargli subito un tocco particolare.

Lira

Antico strumento musicale dalla sagoma molto curvilinea, usato come motivo decorativo nell’arredamento e nelle arti figurative. Nella mobilia la sua forma si ritrova nei sostegni e negli schienali delle sedie.

Listellare

Materiale costituito da listelli in legno massello, accostati l’uno all’altro e pressati tra due pannelli di legno. Si ottiene così un pannello di legno molto resistente e leggero, che risulta molto stabile e difficilmente si curva; comunemente viene usato per costruire le ante di armadi e credenze.

Specchiera italiana dorata in stile Luigi XV

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Losanga

Decorazione a forma di rombo, largamente diffusa in epoca rinascimentale per decorareante e cassetti di credenze, armadi e cassettoni. La si trova spesso nei mobili del Seicento e del Settecento, dove compare intagliata, intarsiata o incisa assieme ad altri motivi ornamentali.

Luigi XIV (mobili in stile)

I mobili in stile Luigi XIV sono arredi di lusso, imponenti e maestosi, ricchi di intarsi e decorazioni sontuose. Il repertorio ornamentale comprendeva intarsi, dorature, intagli in legni pregiati, applicazioni in argento, bronzo e oro raffiguranti ghirlande, conchiglie, foglie e ramoscelli. L’epoca è la seconda metà del Settecento, ed è caratterizzata dalla mescolanza di elementi classici e barocchi di influenza francese, olandese e italiana.
I mobili dell’Ottocento

Luigi XV (mobili in stile)

Lo stile Luigi XV prende ispirazione dal Rococò italiano e tedesco, ma sa assumere caratteristiche uniche e distintive, che portano a cambiare la concezione classica del mobile e introduce nuovi elementi.
Lo stile Luigi XV è caratterizzato da linee asimmetriche e ricchezza di elementi decorativi a conchiglia e floreali. Domina in particolare la rocaille, che richiama nella forma una conchiglia, e costituisce il leitmotiv dell’intero arredamento: mobili, porcellane, argenteria. Si fa largo uso di motivi floreali e forme contorte, gli intagli sono precisi e dettagliati, si compongono disegni con giochi cromatici ed effetti di chiaroscuro, diventano di moda i pannelli laccati e colorati.
Le abitazioni di inizio Settecento sono grandi ma suddivise in tante piccole stanze, perciò cambia l’impiego dei mobili, che si differenziano maggiormente assumendo funzioni specifiche. Nascono nuove tipologie di mobili, come il secrétaire, i tavolini da salotto, da toeletta, da gioco.
Storia del mobile in stile Luigi XV
Come arredare casa in stile Luigi XV

Luigi XVI (mobili in stile)

Lo stile Luigi XVI nasce in Francia negli ultimi decenni del Settecento, e si diffonde rapidamente in tutta l’Europa. Si caratterizza per le linee classiche ed eleganti, le forme geometriche e monumentali, l’estrema cura dei dettagli. Il gusto dell’epoca si ispirava al mondo classico, nei motivi decorativi si usano ghirlande, foglie d’alloro, greche, fiori, colonne e capitelli. Inserti in materiali preziosi come essenze, marmo, bronzo dorato conferiscono agli arredi eleganza e prestigio.
Il Luigi XVI è considerato il periodo d’oro del mobile francese, la perfezione tecnica dell’esecuzione era talmente alta da rendere impossibile ancora oggi realizzare delle copie, perciò è molto raro che i mobili in stile Luigi XVI vengano falsificati.
Storia del mobile in stile Luigi XVI
Come riconoscere un mobile antico in stile Luigi XVI

Luigi XVIII (mobili in stile)

Lo stile Luigi XVIII caratterizza i mobili realizzati tra il 1814 e il 1824; viene anche definito stile Restaurazione.
I mobili sono in legni chiari con venature naturali, presentano forme semplici e leggere, gli angoli smussati ed elemeti sferici. Le decorazioni sono intagli in legno più scuro, raffiguranti cerchi, raggi, serpenti che si mordono la coda, motivi floreali.
Gli arredi in questo stile sono prodotti con materiali economici e diffusi per la prima volta su larga scala, entrando nelle case della nascente borghesia all’inizio dell’Ottocento.

Luigi Filippo (mobili in stile)

Lo stile Luigi Filippo si sviluppa in Francia a metà Ottocento, è caratterizzato da forme solide e le decorazioni ricercate e mira ad esaltare la praticità e la funzionalità del mobile.
Le linee dei mobili sono dritte e sobrie, le forme vengono addolcite con angoli arrotondati ed elementi tondeggianti. I legni più usati sono quelli scuri, come il mogano, il noce, il palissandro, mentre quelli chiari vengono usati per i rivestimenti interni. I mobili realizzati in questo periodo perdono l’eleganza raffinata della Restaurazione, e introducono una grande varietà di abbellimenti che richiamano le epoche più varie: Medioevo, Rinascimento, Secondo Impero, di ogni stile viene preso qualcosa e rielaborato secondo il gusto del tempo.
Caratteristiche dello stile Luigi Filippo

Marezzatura / moirè

Procedimento decorativo con il quale la superficie di un mobile viene dipinta ad imitazione delle essenze più pregiate. La marezzatura è praticata dal Cinquecento e fu particolarmente in voga nell’Ottocento.

Marqueterie

Originale tipo di intarsio in cui pezzettini di forme e materiali diversi vengono tagliati dello stesso spessore e combinati in modo da comporre un disegno. Il disegno viene poi incollato sulla superficie del mobile. I pezzetti di legno possono essere tinti con colorazioni chimiche o ombreggiati con lo sfregamento su sabbia o metalli roventi; in questo modo si possono ottenere particolari effetti di chiaroscuro e diverse tonalità di colore. Fino al Neoclassico le tematiche delle marqueterie erano principalmente floreali, dalla seconda metà del Settecento predominavano invece i motivi geometrici e i richiami alla mitologia.

Marquise

Poltrona francese diffusa all’epoca di Luigi XVI. E’ una poltrona comoda, di grandi dimensioni, bassa e profonda con cuscino e schienale imbottiti. Tipicamente ha i braccioli corti per consentire di sedersi alle donne con le gonne ampie abiti ingombranti. Il termine si usa anche per indicare un divanetto a due posti con le stesse forme della poltrona.

Massello

Legno ottenuto tagliando semplicemente un tronco in tavole, senza altre lavorazioni. Il massello è la parte del tronco più interna e compatta, viene stagionata ed essiccata. Questo materiale si può ricavare da qualsiasi albero, soprattutto dai legni pregiati come il noce, il roere, il ciliegio.

Originale set di tre tavolini e una poltrona da centro salotto

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Mobile da centro

Tipo di mobile pensato per essere collocato al centro della stanza e visto da ogni angolazione. Si contrappone ai “mobili d’appoggio” che hanno un lato piatto per essere accostati ad una parete, come armadi, comò, credenze.

Mobili in stile

I mobili sono caratterizzati dall’epoca e dal luogo di provenienza. Variano molto in base al legno utilizzato, i più comuni sono: noce, quercia, ciliegio, mogano, pino. Ma soprattutto si differenziano in base ai loro stili, che nel corso delle varie epoche hanno subito una costante mutazione.
Possiamo trovare mobili antichi in stile Gotico, Rinascimentale, Luigi Filippo, Rococò e tanti altri.

Modanatura

Elemento decorativo utilizzato in ebanistica per differenziare le diverse sezioni del mobile; i motivi più comuni sono il listello, il cordone, il fregio, il dentello, la gola, il becco di civetta. La decorazione può essere intagliata direttamente nella struttura lignea (modanatura inserita), oppure può essere lavorata a parte e poi incollata o inchiodata su cassetti, sportelli, spigoli laterali, in questo caso si parla di modanatura applicata.

Neoclassico (mobili in stile)

Corrente stilistica che si afferma in tutta Europa sul finire del Settecento, caratterizzata da forti richiami al mondo classico. I tratti salienti sono le linee rette e le decorazioni raffinate; l’antichità classica è fonte di ispirazione nella ricerca di armonia a proporzioni.
Il mobile Neoclassico
Come arredare la casa in stile Neoclassico

Occhiello

Cerniera di piccole dimensioni, semplice ma robusta, utilizzata nei mobili in stile arte povera e nell’Ottocento nei mobili veneti.

Ottomana

Divano di derivazione islamica, presenta un materasso come sedile e uno schienale con cuscini asportabili. Diffuso in Francia sotto Luigi XV, ritornò in voga con l’arredamento Déco.

Paglia di Vienna

Tessuto di giunco intrecciato a mano,, che si utilizza comunemente per gli schienali e i sedili di sedie e divanetti, o in altre parti di mobili.

Patina

Con il trascorrere del tempo ogni mobile assume un aspetto antico: cambia leggermente colore in base all’esposizione alla luce, e diventa liscio e levigato. La patina è quel rivestimento dato dal naturale invecchiamento del legno, dall’aria e dalla luce che lo raggiungono. Questo aspetto è testimonianza dell’autenticità del mobile e dei suoi anni, ne diventa parte integrante e andrebbe il più possibile preservata. Quindi occorre fare attenzione a non erodere questo strato con una pulizia troppo drastica; è meglio procedere per gradi nella rimozione dello sporco, utilizzando prodotti adeguati.
Le tecniche del restauro

Psiché italiana in noce e radica in stile Art Deco

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Piede

Parte terminale del mobile che serve da sostegno per sedie, poltrone, divani, credenze, cassettoni. Può avere forme molto diverse: il “piede a ricciolo” termina con una voluta, il “piede a cipolla” ha una forma sfericaleggermente compressa ai poli. Si ritrova spesso nei mobili di grosse dimensioni come armadi, cassettoni e credenze, soprattutto in quelli realizzati dopo il Seicento.

Pietre dure

Minerali simili al marmo nell’aspetto, ma di maggior durezza, usate per impiallacciare i mobili. Le pietre più utilizzate sono la giada, il lapislazzuli, la malachite, l’opale e il quarzo.
Le pietre dure e le pietre preziose

Piuma

Indica una porzione di legno massello molto pregiata, caratterizzata da un elegante disegno naturale a macchie simili a piume; è la parte più pregiata dell’albero si ottiene tagliando il tronco in senso longitudinale nel punto in cui si biforca in due rami. La piuma si trova comunemente in legno di mogano, ma anche noce o acero.

Poltrona antica

Una poltrona antica è un elemento che riesce a caratterizzare un salotto conferendogli eleganza e pregio, e allo stesso tempo trova una funzionalità pratica. Le poltrone antiche possono essere in pelle o in velluto, dalle forme sinuose e lo stile ricercato; ma si trovano anche esemplari in legno e stoffa, di piccole dimensioni e adatte a impreziosire una camera da letto o un angolo del salotto.

Psyché

Grande specchio incorniciato e fissato a due perni laterali che gli permettono di oscillare avanti e indietro, molto in voga nell’Ottocento per arredare le camere da letto e i saloni.

Radica

La parte più pregiata del tronco di un albero, si ricava dalla zona in cui si diramano le radici o i rami e presenta delle venature molto ondulate e variegate, con un grande effetto decorativo. Si ottiene da varie essenze, come mogano, noce, acero, betulla. Nei mobili, il legno di radica si usa per le impiallacciature e le lastronature, inoltre è molto ricercata per i lavori di intarsio.

Radicatura

La radica è la parte del tronco di un albero più vicina alle radici, presenta una struttura irregolare con fibre mosse e ondulate; i legni ricavati da questa sezione sono particolarmente apprezzati per l’aspetto variegato e i giochi di venature, e per questo motivo vengono usati nelle decorazioni. La raducatura è l’operazione di rivestimento di una superficie del mobile con sottili fogli di radica, tagliati in spessori che variano tra 1 e 4 millimetri. I legni più utilizzati sono il noce e l’ulivo, e a partire dal Settecento si fa largo uso anche di essenze esotiche che danno un effetto simile all’intarsio.

Restaurazione (mobili in stile)

Lo stile Restaurazione si sviluppa nella seconda metà del Seicento in Inghilterra; è contraddistinto dall’esaltazione di opulenza e magnificenza. Nel mobilio si usavano fiori intarsiati, legno di noce, sedie dalle gambe attorcigliate, poltroncine in canna di bambù, legni esotici impiallacciati, arazzi sontuosi e tappezzerie di velluto. Il crescente scambio di merci con i paesi orientali, reso possibile dalla Compagnia delle Indie, aprì l’Inghilterra all’uso di cineserie, ceramiche decorate, porcellane bianche e blu, teiere.
L’epoca della Restaurazione
Come riconoscere i mobili in stile Restaurazione

Ribalta / abattant

La ribalta è un mobile composto solitamente da un piano di lavoro estraibile o a ribaltina, che nasconde una serie di piccoli scompartimenti, e da una parte inferiore contenente dei cassetti. Nacque in Francia all’epoca di Luigi XIV, e si diffuse soprattutto nel XVIII secolo. Può avere una forma leggera ed elegante, oppure solida e bombata. Il termine si usa anche per indicare l’anta ribaltabile di un mobile, al quale è collegata con perni o cerniere, che può essere abbassata e utilizzata come piano per scrivere; quando è chiusa nasconde i cassetti e il contenuto del ripiano al suo interno.

Ribalta veneziana laccata e dipinta

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Scanalatura

Una serie di solchi rettilinei a sezione semicircolare, disposti lungo un’asse verticale. Negli arredi si ritrovano solitamente come elementi decorativi su colonnine e assi portanti.

Scrittoio antico

Piccolo mobile simile alla scrivania ma dalle dimensioni più ridotte, analogo al leggio. In origine aveva la funzione di riporre gli strumenti per scrivere e leggere, ma presto è divenuto anche il mobile che si utilizava a tal fine. Di solito è munito di un ripiano incernierato e ribaltabile.

Scrivania antica

Per dare eleganza ad uno studio d’epoca, una scrivania antica è un complemento che non può mancare. Uno scrittoio antico si adatta sia a un arredamento classico che a uno stile contemporaneo; il pregiato legno dall’effetto antico dà luminosità a tutta la stanza e risalta soprattutto se abbinato ad accessori vintage, come un tagliacarte in ottone e una lampada d’epoca.

Secretaire antico

Il secretaire è uno scrittoio composto solitamente da un piano di lavoro estraibile o a ribaltina, che nasconde una serie di piccoli scompartimenti, e da una parte inferiore contenente dei cassetti. Nacque in Francia all’epoca di Luigi XIV, e si diffuse soprattutto nel XVIII secolo, dando luogo a varianti come il secretaire femminile, dalla forma leggera ed elegante, il secretaire à cylindre, con la ribalta curva, e quello en abattant, alto e simile a un armadio.

Servante

Piccolo tavolino che veniva posto vicino al tavolo da pranzo o nel salotto; era dotato di cavità per riporre bottiglie, bicchieri o altro e permetteva di servire direttamente le vivande.

Servomuto

Tavolino con più ripiani su cui si poggiavano le pietanze da consumare durante il pranzo o la cena. Era molto utilizzato nel Settecento, veniva posto accanto alla tavola da pranzo in assenza di servitori e permetteva di servirsi da soli.

Smaltatura

Tecnica di decorazione dei metalli, consiste nel praticare dei fori sulla superficie da lavorare e nel colare al loro interno una sostanza di vetro fuso.

Smusso

Angolo o spigolo di un mobile che è stato reso meno acuminato e più arrotondato.

Specchiera antica

Lo specchio è stato per diversi secoli un oggetto di lusso, riservato all’aristocrazia, perché il processo di fabbricazione era complesso e costoso. La tecnica di lavorazione dello specchio si è evoluta nel tempo. Inizialmente il vetro era ricavato da sabbia contenente ferro e unita a lamine di bronzo o d’argento, si ricavavano delle piccole lastre riflettenti. Solo nel XVII sec. Saint-Gobain perfeziona la tecnica della colatura che permette di fabbricare specchi di grandi dimensioni dalla superficie piatta e regolare, e si diffonde l’uso delle specchiere.

Stipo

Mobiletto di piccole dimensioni destinato a custodire gli oggetti preziosi. Presenta un fronte dalla forma architettonica e contiene varie nicchie e cassetti in cui riporre gli oggetti, di solito coperti da uno sportello o un’anta ribaltabile. Gli stipi realizzati in epoca rinascimentale e barocca sono particolarmente pregiati e decorati con inserti in avorio, pietre dure e madreperla. In Italia ectrò in uso nel Cinquecento; si diffuse poi in Francia, nelle Fiandre e infine in tutta l’Europa.

Scenografico trumeau veneziano da salone

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Tarsia / intarsio

Combinazione di elementi sagomati in legno, pietra, avorio, madreperla, tartaruga, su una superficie piana, in modo da ottenere un disegno.

Tavolo antico

Un tavolo antico è un oggetto d’arredo che conferisce subito particolarità alla cucina o al salotto, ed è facilmente adattabile a tutte le abitazioni. I tavoli antichi differenziano per il tipo di legno usato, che può essere di noce, ciliegio o rovere, e per l’epoca di provenienza.

Tornitura

Lavorazione di vari elementi del mobile eseguita con il tornio, più frequentemente sono gambe, colonnine e traverse. Esistono diversi tipi di tornitura, che si distinguono in base alla forma dell’oggetto che richiamano: a vaso, a fuso, ad anfora, a spirale semplice o doppia. Se ne faceva grande uso all’epoca di Luigi XIII, quando si sperimentarono delle complesse combinazioni con motivi a tromba, a balaustra, a vaso… Si ritrova frequentemente anche negli stili Impero e Biedermeier.

Traversa

Asse orizzontale che congiunge le gambe di sedie, poltrone, panche, tavoli. Serviva a dare maggiore stabilità al mobile e poteva essere liscia, sagomata o scolpita.

Tripode

Tavolino da salotto o da gioco, con un piano ribaltabile e talvolta anche girevole e come una base un fusto centrale che si dirama in tre piedi. Era molto utilizzato nei salotti del Settecento per giocare agli scachi o al tric trac.

Trumeau antico

Un trumeau è un mobile a doppio corpo, con degli scompartimenti chiusi da sportelli nella parte superiore e dei cassetti nella parte inferiore, separati da un piano ribaltabile. Era tipicamente decorato con specchi esterni o legno intarsiato. In Italia si diffuse nella seconda metà del XVII sec. Veniva prodotto a Venezia, Genova, Parma, in Lombardia e in Piemonte. Il termine originariamente indicava lo spazio di parete compresa tra due vani o due finestre, successivamente passò ad indicare il mobile che vi veniva collocato. Il trumeau si presenta anche nella variante con cassettoni al piano inferiore e due ante di legno o vetro nell’alzata, riuniti da un piano ribaltabile, in questo caso si parla di bureau-trumeau.

Tavolo veneziano laccato e argentato, con piedini a ricciolo

Tavolo veneziano laccato e argentato, con piedini a ricciolo – GUARDA ALTRE FOTO

Velatura

Tecnica usata per creare uno strato di protezione sui mobili dorati. Viene eseguita dopo l’applicazione della foglia d’oro e la brunitura, e ha il duplice scopo di proteggere la superficie dorata dall’ossidazione e conferire all’oro un effetto patinato. Esistono diverse tecniche di velatura: quella con cera d’api smorza un pò la lucentezza dell’oro; la velatura con gommalacca conferisce all’oro una leggera sfumatura giallina.

Vintage

Ci sono due diversi tipi di mobili antichi: i pezzi di antiquariato vero e proprio, che si trovano in negozi specializzati e risalgono ad almeno 150 anni fa, e i mobili di un passato più recente, prodotti tra gli anni ’30 e gli anni ’90 del secolo scorso. Spesso i mobili vintage sono oggetti unici e mostrano segni di usura, caratteristica che li rende più interessanti e ne aumenta addirittura il valore. Dei pezzi d’arredamento in stile vintage arricchiscono la casa con il loro fascino retrò e un tocco nostalgico. Si possono trovare in negozi e siti web specializzati, ma gli affari migliori si fanno soprattutto curiosando nei mercatini delle pulci.

Vetrina antica

Le vetrine nascono come evoluzione di un mobile di uso quotidiano: le credenze. Avevano una funzione pratica oltre che estetica, infatti servivano per riporre alimenti e vivande, ma anche per mettere in mostra gli oggetti di valore, come i servizi pregiati in ceramica o argento.
Le vetrine antiche vengono valutate in base all’epoca di appartenenza, alla qualità del legno impiegato e alla tecnica di lavorazione; di fondamentale importanza è l’integrità.

Voluta

Motivo decorativo curvilineo, a spirale, a C o a S, largamente impiegati nelle ornamentazioni di mobili classici e rinascimentali. Le volute sono caratteristiche dei braccioli dei sedili in stile Luigi XIV e delle gambe delle sedie in stile Luigi XV.

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