23 Maggio 2016
ANTIQUARIATO LIGURE E L'ORIGINE DEI MOBILI IN STILE GENOVESE
Origini dello stile genovese
Genova è stata per secoli una città aristocratica e al centro del commercio marittimo; la ricchezza della repubblica marinara si rifletteva nella florida produzione di manufatti artigianali, che non aveva equivalenti in Europa.
L’antiquariato ligure sorprende per le forme sinuose dei mobili, spesso dipinti con colori vivaci e ornamenti raffinati. Elementi di provenienza francese, veneziana, lombarda e veneta vengono rivisitati e mescolati, portando alla nascita di uno stile particolare che la differenzia da ogni altra produzione dell’epoca.
Lo scenario artistico e culturale dell’Italia del Settecento era molto variegato: l’Italia era divisa in molti stati, ognuno con una città che fungeva da centro trainante; qui vi nascevano scuole d’arte minore che sviluppavano uno stile proprio e ben definito. Genova era una città fiorente grazie al vivace commercio marittimo, e tale situazione economica portò alla formazione di una classe agiata che conduceva uno stile di vita sontuoso. Le famiglie più ricche costruivano grandi ville affacciate sul mare, e le arredavano con mobili dipinti e intarsiati dall’ispirazione francese e veneziana.
Le abitazioni del Settecento erano più grandi del secolo precedente. Gli ambienti venivano suddivisi in modo che stanza acquisisse una funzione ben definita: anticamera, sala da pranzo, salotto, camera da letto… Le stanze diventavano più piccole e aggraziate, vi era una netta divisione degli spazi di rappresentanza da quelli privati riservati alle comodità della famiglia. Il mobilio si adattava di conseguenza; venne ridimensionato nelle forme – prima maestose e ingombranti – e diventava leggero ed elegante.
Le ricche famiglie della borghesia adornavano le stanze con mobili dipinti e intarsiati. La produzione di mobili liguri risentiva dell’influenza culturale dei molti stati italiani, soprattutto Venezia, come anche della vicina Francia. I mobili si caratterizzavano per la leggerezza e la freschezza, erano dipinti con colori pallidi di sfondo (azzurro, avorio, verde), venivano decorati con fiori, uccelli, insetti; erano costruiti in legno rivestito da sottili strati di gesso e seguivano line morbide e asimmetriche.
I mobili laccati genovesi non avevano nulla da invidiare a quelli veneziani. I bancalari hanno saputo cogliere e personalizzare gli elementi stilistici in voga all’epoca: diminuì la quantità di sculture e intagli con cui si usava adornare gli arredi, al loro posto si preferivano le decorazioni con tinte delicate e semplici motivi floreali. Questi mobili avevano un carattere rustico, e davano l’impressione di essere arredi da giardino; venivano usati per impreziosire le ville aristocratiche sulla riviera.
L’abitazione genovese settecentesca
Il tipico mobile che si trovava in ogni casa del ‘700 è il cassettone. Elaborazione dell’antica cassa nuziale, questo mobile trovava numerosi impieghi ed era adattabile alle diverse esigenze; infatti veniva utilizzato come cassapanca per custodire oggetti preziosi, come tavolo, come sedile, come baule durante i viaggi, come dispensa per gli alimenti, persino come letto.
Il cassettone venne alleggerito nelle forme rispetto al modello classico francese, adattandosi al nuovo ambiente sociale e architettonico. Sparirono le decorazioni in bronzo e in oro, le linee austere si assottigliarono e diventarono tondeggianti e armoniose. I decori, costituiti principalmente da intarsi e dipinti, si posizionavano nella parte centrale del mobile anzichè sull’intera superficie, espandendosi con discrezione nei vani laterali e inferiori.
Gli ebanisti genovesi utilizzavano l’intarsio a quadrifoglio: con una combinazione sapiente delle venature del legno creavano dei motivi decorativi che richiamano la forma del fiore.
Il gusto genovese per i mobili dai molteplici utilizzi, porta alla diffusione del trumeau, sia nella variante semplice che con alzata. Questo mobile si collocava nelle camere da letto, assieme a cassettoni e tavolini da notte, e veniva usato come vetrinetta per riporre libri e suppellettili, come cassettiera e anche come scrittoio se provvisto di ribalta.
Anche in questo caso la struttura del mobile si trasformò lentamente durante il Seicento, per abbandonare le linee rigide e monumentali a favore di forme più morbide e snelle. I fianchi si curvarono creando un gioco armonioso tra la parte sottostante e l’alzata, i contorni diventarono frastagliati, le gambe si allungarono assottigliandosi in una forma ad S, i cassetti divennero un tutt’uno con il mobile ed erano privi di assi di delimitazione.
I mobili intagliati come sedie, specchiere e console, si distinguono dagli altri manufatti di produzione italiana per la finezza della lavorazione e per i delicati motivi ornamentali: foglie con roselline, ramoscelli di edera, di ulivo, di felci che si arrampicano sulle gambe delle sedie, ninfe, amorini.. decorazioni intagliate e spesso arricchite con particolari dorati, che donano eleganza alla struttura già esile della sedia.
Nelle case genovesi del Settecento erano presenti in gran quantità tavolini da centro e da gioco.
Si tratta di mobili di piccole dimensioni ma dagli svariati utilizzi; quelli comuni presentavano forme dritte e sobrie, quelli di lusso avevano contorni tondeggianti e senza spigoli, le gambe erano sottili e decorate con incisioni o piccoli bronzi.
Caratteristico dell’epoca era il tavolino da gioco triangolare, dotato di un piano pieghevole che poteva diventare quadrato una volta aperto.
Mercatini dell’antiquariato nel Genovese e dintorni
Mercatino dell’antiquariato Genovantiquaria
Presso il porticato e i cortili coperti di Palazzo Ducale, e in Piazza Matteotti 9, hanno luogo i mercatini dell’antiquariato, ogni primo weekend del mese (ad eccezione di agosto e settembre). L’esposizione avviene da oltre 18 anni e riunisce una sessantina di antiquari provenienti da tutto il nord Italia.
Mercatino dell’Antiquariato e Modernariato
Ha luogo a Genova sul Lungomare Pegli, ogni ultima domenica del mese – esclusi luglio, agosto e dicembre – dalle 8 alle 19. Sono presenti oltre 60 espositori di pezzi d’antiquariato e modernariato.
Mercatino dell’Antiquariato
Ogni 4° mercoledì e giovedì seguente, ad eccezione dei mesi di agosto e dicembre, si svolge il Mercatino dell’Antiquariato presso la Galleria Mazzini, dietro il Teatro Carlo Felice di Genova.
Mercatino delle pulci di Cairo Montenotte
La seconda domenica di maggio e la seconda domenica di settembre avviene il mercatino delle pulci e dell’usato, organizzato dalla pro loco della città di Cairo Montenotte (SV). L’appuntamento è in piazza della Vittoria, dove dalle 7.30 alle 19.00 si trovano una quindicina di espositori con i loro pezzi di oggettistica, mobili e collezionismo d’arte.
La manifestazione comprende anche bancarelle gastronomiche, laboratori per ragazzi e spettacoli circensi.
Mercatino dell’antiquariato di Santa Margherita Ligure
Ogni secondo weekend del mese da aprile a ottobre, presso la banchina Usodimare (zona porto lungomare) si svolge il mercatino di antiquariato, modernariato design e hobbismo. Organizzato dall’associazione culturale Antiquariarte e dall’Associazione Promozione Antiquariato di Forte dei Marmi.
Mercatini di Santa Margherita Ligure
Sanremo Antiqua
A Sanremo, in Piazza Eroi Sanremesi, tutte le 3° domeniche di ogni mese ha luogo la Mostra Mercato: la manifestazione conta 70 espositori ed è dedicata esclusivamente agli antiquari con licenza e ai commercianti d’arte e d’antiquariato, non sono ammessi hobbisti o scambisti.