22 Maggio 2016
GLI OROLOGI ANTICHI NELL'ARREDAMENTO
Dotati di uno stile particolare e costruiti con materiali preziosi, gli orologi antichi sono vere e proprie opere d’arte che riescono ad imprimere nell’ambiente il gusto e l’atmosfera di un’epoca. Si tratta di oggetti d’arredo con un innegabile fascino, che trovano un’utilità pratica anche nelle abitazioni moderne.
Li possiamo trovare di diversi stili e risalenti a tutte le epoche: che siano a pendolo intarsiati e dorati, a cucù con piccole sculture in legno intagliate minuziosamente, in porcellana dipinta e decorata, sono oggetti preziosi costruiti con grande maestria, che racchiudono le più ingegnose invenzioni della meccanica del loro tempo, e riescono così a raccontare un tratto di storia.
L’orologio è sempre stato un elemento fondamentale nella vita dell’uomo. Nell’antichità erano le meridiane ad indicare quale fosse il momento della giornata; nel Medioevo comparvero i primi orologi meccanici su campanili e monasteri – luoghi in cui si avevano mezzi e modi per studiare la misurazione del tempo – e con i loro ritocchi scandivano la vita della comunità.
Meccanismi ingegnosi erano stati inventati da matematici e scienziati dell’antica Persia, dell’India e della Cina, vennero purtroppo dimenticati per secoli. Questi orologi erano per lo più idraulici, funzionavano grazie a galleggianti che affondavano nell’acqua trascinando gli ingranaggi. Segnavano le ore con il moto di una pallina metallica o con il movimento degli automi, come lo spettacolare orologio dei fratelli Banu Musà che raffigurava due amici intenti a bere: ad ogni ottavo di ora uno dei due versava il vino al compagno, che portava il bicchiere alla bocca e chinava la testa per ringraziare.
Tali meccanismi furono riscoperti e rielaborati dagli artigiani europei medievali, che li mescolarono alle loro conoscenze dando vita ai primi esemplari di orologi meccanici.
Furono realizzati orologi molto complessi, come il celebre orologio della cattedrale di Strasburgo del 1352, il cui gallo usciva al battere di ogni ora, alzava la testa, batteva le ali e cantava 3 volte.
Nasceva così il mestiere di mastro orologiaio, che andò via via specializzandosi sviluppando meccanismi sempre più ingegnosi. La produzione di orologi maggiore aveva luogo in Germania, Austria e Italia, mentre in Inghilterra nascevano le prime scuole specializzate per orologiai.
Le tecniche vennero affinate sino a raggiungere livelli di precisione inimmaginabili prima di allora; gli orologi divennero anche “astronomici”, in grado di calcolare non solo lo scorrere del tempo ma anche delle stagioni, delle fasi lunari e degli astri.
Gli ingranaggi erano grossi e pesanti; nel 1500 vennero introdotti nuovi meccanismi come la molla e il bilanciere, che resero gli orologi più leggeri e trasportabili. Le dimensioni si riducono, e vengono prodotti orologi da casa, molto costosi e con ornamenti di ogni genere e stile; sono oggetti di pregio destinati alle abitazioni della nobiltà che può permettersi il lusso di misurare il tempo da sé.
Nel 1600 l’invenzione del meccanismo a scappamento aprì la strada alla creazione di orologi sempre più precisi e meno ingombranti, con lo scopo di dare a tutti la possibilità di poter leggere il tempo in qualsiasi luogo e momento. Nascono i primi orologi da persona, destinati ai comandanti degli eserciti, come la tamburina: un grosso orologio con la sola lancetta delle ore, da portare a tracolla nelle missioni.
Il 1700 fu il secolo d’oro degli orologi, che ebbero la loro massima diffusione e raggiunsero il più alto livello tecnologico grazie all’invenzione del pendolo: gli orologi divennero strumenti di estrema precisione, a cui si affidavano i marinai per stabilire la longitudine della nave in mare; nascevano anche i primi cronometri.
L’arte dell’orologeria andò via via specializzandosi nella produzione di esemplari sempre più precisi ed esteticamente ricercati; al giorno d’oggi si trovano ancora in giro molti di quegli orologi perfettamente funzionanti. I più antichi in commercio appartengono al 1700 o 1800, e sono caratterizzati dalla bellezza estetica e dall’inesattezza dei loro meccanismi: infatti erano molto belli visivamente, dato che venivano prodotti per le abitazioni delle famiglie aristocratiche, ma erano altrettanto inesatti nei meccanismi, che raggiunsero la precisione attuale solo nella seconda metà del XVIII secolo.
Orologi antichi nell’arredamento
Un orologio antico è un oggetto artistico pregiato, che dona fascino e originalità anche alle abitazioni moderne. Per farne un elemento caratterizzante dell’arredo è importante è saperlo valorizzare, collocandolo in grandi saloni o stanze eleganti, accanto magari ad un candelabro in stile o abbinato a rifiniture in bronzo dorato.
Gli orologi antichi da arredamento si possono trovare in moltissimi stili e con i decori più svariati, dato che venivano costruiti a mano dai sapienti maestri orologiai; le tipologie maggiormente diffuse nelle abitazioni sono gli orologi da tavolo e quelli a pendolo.
Gli orologi da tavolo
I primi orologi da casa si diffusero nel 1500, ed erano simbolo di ricchezza e prestigio sociale. I primi esemplari erano molto ingombranti e costosi, ma la loro funzione non si limitava a misurare il tempo: essi erano soprattutto oggetti artistici di grande valore. Fino al 1700 erano considerati oggetti di lusso a tutti gli effetti, appannaggio solo dei ceti abbienti che potevano esprimere la propria indipendenza misurando il tempo in casa propria, anziché basarsi sui ritocchi del campanile.
I più antichi orologi da tavolo erano caratterizzati da una sola lancetta che indicava le ore ma non i minuti: le fasce orarie erano già suddivise in quarti e mezz’ore, e l’ora precisa si poteva solo approssimare al quarto d’ora.
Erano dotati di una carica a molla, per cui dovevano essere ricaricati a mano – ogni 30 ore circa – tramite l’utilizzo di una chiave.
L’estetica era estremamente curata: la struttura era costituita da materiali preziosi come oro e argento, ma se ne trovano anche in ottone o bronzo; venivano laccati e decorati con fregi, incisioni e intarsi. Potevano avere dei coperchi traforati volti a proteggere il quadrante – il bussolotto di vetro fu introdotto solo nel XVII secolo – e si presentavano in forme fantasiose, arricchiti di statuette e figure in rilievo, preziose ceramiche e porcellane dipinte.
Gli orologi da tavolo possono avere forme diverse, il quadrante poteva essere rettangolare o cilindrico, posizionato in verticale o in orizzontale. Venivano consegnati ai committenti in cofanetti laccati e intarsiati, che ne facevano risaltare l’esclusività.
Gli orologi a pendolo
Gli orologi a pendolo sono senza dubbio i più originali in fatto di decorazioni e tipo di lavorazione, caratteristiche che li rendono unici e raffinati. Con i loro ritocchi caldi e avvolgenti creano un’atmosfera romantica, evocativa di un’antica classicità. Sono considerati pezzi pregiati nel mercato d’alto antiquariato, a cui viene generalmente attribuito un certo valore.
L’invenzione del pendolo si attribuisce a Galileo Galilei, ma fu realizzata dal matematico e astronomo Huygens che ne mise in pratica le riflessioni sull’isocronismo del moto del pendolo, nella metà del 1600.
Nel XVII secolo gli orologi a pendolo cominciarono ad essere prodotti su larga scala dagli artigiani olandesi; i primi esemplari erano molto spartani, costruiti con una barra di metallo fissata ad un’estremità, che oscillava grazie ad un peso che ne regolava il moto.
Successivamente venne introdotto il metodo a scappamento, che regolava il moto oscillatorio, e il bilanciere, che permetteva di usare l’orologio in qualunque posizione e anche in movimento. Il XVIII secolo fu il periodo d’oro degli orologi a pendolo, che si diffusero nelle dimore nobiliari e divennero veri e propri oggetti d’arte per la precisione del dispositivo e la spettacolarità del suo funzionamento.
Gli orologi più antichi attualmente in commercio risalgono al 1700 o al 1800, e possono essere caratterizzati da decorazioni in vetro o in mogano, raffigurazioni di fiori, angeli, uomini in combattimento. I più originali hanno un quadrante circondato da figure di leoni, cavalli, antichi guerrieri.