
23 Maggio 2016
L'ARREDAMENTO IN STILE LUIGI XV
Lo stile Luigi XV si diffuse tra il 1720 e il 1760 e fu una vera e propria rivoluzione nell’arredamento. Lo stile di vita spensierato e il gusto per il lusso raffinato della nobiltà francese, uniti alle innovazioni tecniche nella lavorazione del legno, portarono alla nascita di uno stile innovativo che cambiò la concezione classica degli arredi e introdusse nuovi elementi per adattarsi allo spirito del tempo.
Lo stile Luigi XV prese ispirazione dal Rococò italiano e tedesco, ma seppe assumere caratteristiche uniche e distintive.

Specchiera torinese in stile Luigi XV – GUARDA ALTRE FOTO
La vita di corte nella Francia del Settecento
In Francia nei primi decenni del ‘700 si verificarono grandi cambiamenti a livello culturale e politico, che influenzarono sia i costumi che le arti figurative e decorative.
Durante il regno di Luigi XV si affermarono le nuove tendenze di gusto Rococò, che già avevano caratterizzato il precedente periodo Regency. La predilezione per le strutture esili e leggere, riccamente decorate con addobbi, festoni e dorature, la commistione tra le arti figurative, le forme sinuose e asimmetriche erano gli elementi dell’espressione artistica di un’aristocrazia che si sentiva giunta al termine della sua funzione storica eppure non si rassegnava al declino, ma preferiva fuggire la realtà rifugiandosi in un mondo fittizio in cui regnassero la serenità e la leggerezza.
In quegli anni venne abbandonata la rigida solennità che fino ad allora aveva permeato la vita pubblica, a favore di una concezione più spensierata e fantasiosa della vita. Il re fu il primo a dare l’esempio: salito al trono quando era ancora bambino, non amava dedicarsi all’attività governativa, ma preferiva piuttosto l’arte e la frivolezza.
Le classi aristocratiche non tardarono ad emularne lo stile di vita leggero e spensierato. Esplose la mania per il collezionismo di oggetti d’arte, si diffuse la curiosità per tutto ciò che era prezioso, estroso o esotico: la nobiltà si appassionava a passatempi futili e mondani, le case si riempivano di oggetti dal grande valore estetico ma con scarsa utilità pratica.

SCOPRI DI PIU’-Tavolino da lavoro francese
La vita di corte è salottiera, dedita al gioco e alle chiacchiere. Servono quindi mobili per mille usi: tavolini da caffè e da tè, da gioco, comodini, console per i profumi, per i vini, sécretaire…
Cambiarono anche le esigenze abitative: le abitazioni del 700 erano più grandi rispetto a quelle del secolo precedente, ma con una maggiore suddivisione degli spazi in stanze più piccole e confortevoli. Gli ambienti di rappresentanza arredati solennemente sono ora ben separati dalle stanze riservate alle comodità della famiglia, e il mobilio si adatta di conseguenza, assumendo forme più esili e leggere.
Gli interni delle ricche residenze di città e di campagna diventano più piccoli e accoglienti, i mobili – che fino al 1600 avevano molteplici impieghi – assunsero ognuno una funzione ben precisa. Nacquero nuovi elementi d’arredo che rispecchiavano le esigenze di una vita agiata, mobili volti a collocare i numerosi oggetti lussuosi e superflui, che rendevano le stanze raffinate ed eleganti.

Comò francese in bois de rose con intarsi floreali – GUARDA ALTRE FOTO
I caratteri distintivi dello stile Luigi XV
Lo stile Luigi XV è caratterizzato da linee asimmetriche, movimenti sinuosi e naturalismo. Domina l’ornamento a rocaille, che richiama nella forma una conchiglia, e costituisce il leitmotiv dell’intero sistema decorativo, determinando anche la forma di mobili, porcellane, argenteria. Si fa largo uso di motivi floreali e forme contorte, gli intagli sono precisi e dettagliati, si compongono disegni con giochi cromatici ed effetti di chiaroscuro, diventano di moda i pannelli laccati e colorati.
È questa l’epoca in cui la mobilia si perfeziona e si differenzia in base alle funzioni. Nascono nuove tipologie di mobili, come il secrétaire, composto da un tavolo con piano ribaltabile e sormontato da cassetti; si moltiplicano i tavolini per gli usi più svariati, da salotto, da toeletta, da gioco; vengono realizzati modelli di sedie e poltrone adatti a diversi utilizzi.
I legni usati sono il rovere, il pioppo e l’abete per la struttura interna; per laccature e rivestimenti si preferiscono invece il mogano, il palissandro e l’amaranto.
Sovente i mobili vengono abbelliti con placche in porcellana, fregi e bronzi; non è raro trovare laccature che imitano quelle cinesi. Divani e poltrone sono rivestiti di tessuti pregiati o arazzi.
Le caratteristiche di questo stile fantasioso e raffinato si possono riassumere nella tendenza all’asimmetria, nella presenza di curve e controcurve, nella ricchezza di motivi decorativi a conchiglia e floreali.
Il mobile in stile Luigi XV

GUARDA ALTRE FOTO –Coppia di poltrone laccate con tessuto floreale
Le poltrone in stile Luigi XV
Sedie e poltrone furono i primi elementi dell’arredamento ad essere caratterizzati dalle nuove influenze stilistiche. Vengono realizzate in molti modelli, in base alle occasioni d’uso più svariate.
La sedia Luigi XV è leggera e confortevole, dal sedile largo e con lo schienale più basso, le gambe e i braccioli hanno forme curve ad S. È una sedia comoda, che lascia spazio alle gonne voluminose e alle parrucche ingombranti in voga all’epoca.
Le poltrone sono rivestite con seta, raso, tessuti stampati; il legno apparente prende importanza rispetto alla tappezzeria e viene lavorato con linee armoniose; le decorazioni sono semplici e asimmetriche, con elementi floreali e smerlature.
Uno dei motivi più sfruttati nella decorazione delle sedie fu la forma a conchiglia, frastagliata e ondulata in infinite variazioni.

Coppia di poltrone francesi in legno di faggio – GUARDA ALTRE FOTO
I modelli più diffusi sono:
La poltrona a cabriolet, una sedia con base semi-circolare con lo schienale a forma di violino e i braccioli imbottiti. Comoda e dalle dimensioni contenute, si adatta perfettamente a stanze piccole e intime.
La poltrona à la reine, dallo schienale dritto e leggermente inclinato, a forma di violino. É un oggetto d’arredamento e veniva disposta lungo le pareti tappezzate.
La bergère Luigi XV, una sedia ampia con schienale poggiatesta e braccioli pieni. La seduta è bassa per accogliere il cuscino del sedile.
Particolare è la voyeuse, con la parte superiore dello schienale ampia e imbottita; era stata concepita per consentire che durante le partite di carte, uno spettatore vi si appoggiasse e seguisse il gioco da vicino. Veniva inoltre usata anche per la lettura, permettendo al lettore di sedersi a cavalcioni appoggiando il libro allo schienale.
Sotto lo stile Luigi XV appaiono anche la marquise – una poltroncina per due persone, e la poltrona da bureau – o da studio.

SCOPRI DI PIU’ –Scrittoio francese in bois de rose con decori in bronzo
I tavoli in stile Luigi XV
Si fabbricavano tavoli per gli usi più svariati: per pranzare – sembra banale ma fino al ‘700 non era previsto il tavolo da pranzo -, ma anche per la lettura, per dipingere, per riporre candelabri, specchietti, sigari, tazze di tè e caffè in salotto, tavolini da gioco per le carte e gli scacchi, comodini. Furono creati tavoli e scrivanie con meccanismi e congegni che permettevano di trasformarli in base ai diversi utilizzi; curiosità di questo genere erano frutto degli artigiani tedeschi.
Gli scrittoi in stile Luigi XV
Sotto Luigi XV erano diffusi scrittoi di ogni genere, soprattutto sécretaire a ribaltina. Lo scrittoio a cilindro fu l’elemento che ebbe maggiore successo, tanto che quello di Luigi XV è forse il mobile più famoso del mondo e vennero costruiti molti mobili a sua imitazione.
Nasce il bureau-plat, un tavolo scrivania con tre cassetti nella fascia, si diffonde il bonheur du jour, un mobile per donne usato sia per scrivere che per la toeletta.

Como italiano intarsiato con piano in marmo – GUARDA ALTRE FOTO
Il comò in stile Luigi XV
Uno degli elementi in stile Luigi XV più apprezzati, grazie alla sinuosità delle sue forme, è il comò.
Il cassettone presenta presenta solitamente firme morbide e fianchi bombati, le gambe hanno la tipica forma ad S, è decorato con intarsi a motivi floreali oppure laccato con motivi orientali.
Il sofà in stile Luigi XV
I sofà da riposo, o letti da giorno, erano già in uso nel Seicento; durante il Settecento si arricchirono di schienale e fianchetti e assunsero il nome di duchesse. Spesso il sofà era accompagnato da una panchetta della stessa altezza, oppure da due sedie à la bergère.
I letti in stile Luigi XV
Molto diffuso era il letto a baldacchino, che veniva collocato con la testata addossata alla parete. Al tempo di Luigi XV cominciarono a diffondersi anche letti più piccoli, come il letto à la polonaise che veniva accostato con il fianco al muro, aveva due spalliere delle stesse dimensioni e un baldacchino riccamente ornato di drappeggi e pennacchi.