22 Maggio 2016
STILI ED EPOCHE DAL 1600 AD OGGI
Stili e tendenze nel 1600
Dallo stile rinascimentale all’art déco, l’arte manifatturiera dell’arredo è ricca di innovazioni e tradizione. L’infografica ci offre una panoramica degli stili che si sono affermati nei secoli dal 1600 ad oggi, e ci guiderà in questo viaggio alla scoperta delle correnti artistiche che hanno caratterizzato ogni epoca.
Con la fine del periodo rinascimentale in Italia si delinea una nuova forma estetica, riflesso della cultura umanistica diffusasi nei secoli precedenti. Nel frattempo, nella vicina Germania, sarà l’esplosione del Barocco ad irrompere ed imporsi nei salotti della nobiltà locale. A caratterizzare lo stile saranno il movimento, l’esuberanza di ornamenti, linee sinuose e l’ostentazione di dorature ed altri materiali pregiati. Successivamente, il termine “barocco” assumerà anche una valenza dispregiativa, indicativa di uno stile bizzarro e stravagante.
A trarre ispirazione dall’arte rinascimentale italiana sarà invece la Francia, che nel ‘600 vedrà fiorire lo stile Luigi XIII. Sotto il regno di Luigi XIV, questo stile acquisirà una sua identità e omogeneità stilistica. A caratterizzare i mobili e l’arredo di questo periodo sarà la lacca, un nuovo materiale importato dall’Estremo Oriente, che verrà ampiamente utilizzato nel secolo successivo.
Nello stesso periodo in Inghilterra si diffonderanno gli stili Giacobiano, Commonwealth e Restaurazione. A distinguerli dalla precedente sobrietà sarà un tocco di sfarzo e magnificenza: nel mobilio si useranno intarsi floreali, legno di noce, sedie dalle gambe attorcigliate, poltroncine in canna di bambù, legni esotici e impiallaccati e arazzi sontuosi e tappezzerie di velluto.
Oltreoceano, gli stili europei arrivavano con molto ritardo, e al loro arrivo negli Stati Uniti venivano reinterpretati dai mobilieri sulla base di libri e disegni. Così nascerà lo stile cosiddetto Coloniale, utilizzato dai coloni come imitazione delle forme locali e come importazione di quelle dei paesi d’origine.
Nel frattempo dall’altra parte del mondo si affermava la dinastia Ming, che portò stabilità politica e apertura agli scambi commerciali. Con la nascita dello stile Ming, uno dei più rilevanti nella storia del mobile, l’arredamento comincerà ad essere concepito in base a spazi e funzioni, si useranno legni pregiati adornati di intarsi e linee simmetriche.
Gli stili nel 1700
Con l’espansione della nobiltà francese, i mobili non si prestano più a molteplici usi ma acquisiscono una funzione specifica in base al loro utilizzo. Con lo stile Luigi XV compaiono pezzi d’arredamento nuovi ed innovativi, come la toilette ed il tavolo da gioco.
Sul finire del secolo si affermerà in Europa lo stile Neoclassico (che in Francia corrisponde al Luigi XVI). Prevalgono le linee rette e si riduce l’uso di decorazioni. L’antichità classica diventa fonte di ispirazione nella ricerca di armonie e proporzioni.
Con la fine del regno inglese della dinastia degli Stuart, in Inghilterra lo stile Restaurazione lascerà il posto a forme eleganti e fastose, ma comode e solide, e ad intarsi con materiali rari, dorature e laccature, che saranno solo alcuni degli elementi che definiranno gli stili Queen Anne e William & Mary.
In seguito sarà lo stile Georgiano a definire l’arte mobiliera inglese. Con ben tre distinti periodi, questa corrente diede vita a raffinatissime decorazioni degli interni, prendenti spunto dall’arte classica.
Sul finire del secolo, si svilupperà lo stile Chippendale che riassume diverse linee di tendenza artistica sovrapponendo elementi del Rococò, del gotico e cineserie. Caratteristica comune dei mobili Chippendale è l’uso del mogano che viene importato da Cuba e decorato con fini intarsi e motivi di urne, grappoli e teste leonine.
Il Barocco lascerà spazio al Rococò, stile che si ispirerà al Luigi XV e che verrà interpretato in chiave raffinata e leziosa: le forme massicce si assottigliano e la struttura diventa esile e leggera. In Italia arriverà in ritardo rispetto a Germania, Austria e Spagna.
Nel ‘700, la Cina viene conquistata dalla dinastia Qing, che regnerà il paese sino al ventesimo secolo. Durante il periodo Qing, si raffinano le tecniche di intarsio, scultura, laccatura e si sviluppa un nuovo design. Le rigide regole dello stile Ming vengono rielaborate, il mobile perde la bellezza della sua semplicità e si arricchisce di elaborate decorazioni.
Correnti e stili nel 1800
Con l’avvento dello dell’Impero Napoleonico si afferma in Francia lo Stile Impero. Lo stile mira a richiamare la grandezza dell’antichità greca e romana e la ricchezza della decorazione egizia. I mobili di una monumentalità eccessiva vengono realizzati con legni scuri ed ornamenti dorati.
Con la crescita della media borghesia, i mobili andranno in direzione di una maggiore praticità. Si affermeranno lo stile Carlo X, caratterizzato dall’uso prevalente di legni chiari e tarsie scure, e il Luigi Filippo, che riprenderà elementi del passato unitamente a motivi romantici.
Nel frattempo in Inghilterra lo stile Regency si trasformerà lentamente nello stile Vittoriano, che riprenderà i motivi degli stilemi del passato reintroducendo l’utilizzo di metalli, in particolare il ferro, nella costruzione di letti e mobili da giardino, richiamando lo stile Gotico.
Line dritte ed affusolate arriveranno anche negli Stati Uniti con lo stile Federale, conosciuto anche come Impero Americano.
In Germania la crescita del ceto borghese porta alla nascita dello stile Bidermeier, che si allontana dallo stile Impero e si caratterizza per i mobili progettati secondo criteri di comfort, praticità e convenienza, abbandonando le forme auliche neoclassiche.
Verso la metà dell’800 si diffondono i movimenti romantici, che alle perfette forme classiche preferiscono l’esaltazione dei tratti caratteristici che rendono unico un oggetto, e la commistione di influenze neogotiche, neogreche e orientali.
Gli stili del 1900
Con l’arrivo del ventesimo secolo L’Art Nouveau porterà nuovamente gli elementi floreali al centro dell’attenzione. Motivi e decorazioni ispirate dal mondo vegetale diventeranno un simbolo di struttura e coesione, all’eleganza delle forme curvilinee si legheranno intrecci e disegni di fresca ispirazione.
In Germania, l’Art Nouveau prenderà il nome di Jugendstil, in Italia di Stile Liberty. Ad essa si sovrappone in Germania il Bauhaus, un’avanguardia stilistica volta ad integrare arte e industria in un’unica disciplina, l’architettura. L’arredo non viene più concepito secondo criteri estetici ma funzionali, si compone di linee semplici e materiali industriali.
Sarà proprio l’Art Nouveau ad aprire le porte all’Art Déco, che abbandonerà le forme organiche in favore di motivi più geometrici. I mobili avranno linee essenziali e stilizzate in cui si inseriranno elementi dorati e preziosi.
Nel frattempo la Cina viveva un periodo di instabilità politica che portò alla riapertura delle frontiere; entrerà così in contatto con la scienza e la tecnologia occidentali. Il Rinascimento, il Barocco, il Rococò e il Vittoriano diventeranno le nuove tendenze in Cina, dando vita a quello che si può oggi definire stile Coloniale Cinese.